Ciro Castaldo – Segreteria tecnica CdB ( 1968 - 2003 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica

Condizione: privato

Sede: Torre del Greco - Napoli

Abstract

Ciro Castaldo si occupa della Segreteria nazionale di collegamento tra le comunità di base italiane fin dal 1971, quando è membro della Comunità di Torre del Greco, nata dalla fusione di tre esperienze di gruppi cristiani della Fuci e dell’Azione cattolica. Nel 1973 la Comunità di Torre del Greco si è smembrata e Ciro Castaldo ha spostato a Napoli la segreteria, dove nel 1975 ha dato vita al gruppo di via Blanch.

Profilo storico / Biografia

(Torre del Greco, 9 novembre 1928 – 7 marzo 2003)
Terminate le scuole elementari Ciro Castaldo entra in seminario ma viene allontanato per la sua “vivacità”. Vi ritorna successivamente e viene ordinato sacerdote nel 1954. Il suo primo impegno si svolge a Torre del Greco come assistente dell’Azione Cattolica nell’Associazione “Nuova Juventus”.
Negli anni Sessanta Ciro è affascinato dalla “Teologia della liberazione” che si sviluppa in America Latina, secondo cui il Vangelo doveva essere a vantaggio degli ultimi e sogna una Chiesa “povera” coinvolta con le masse popolari al fine di liberare gli oppressi e sconfiggere lo sfruttamento.
Le speranze nei profondi cambiamenti ecclesiali che il Concilio avrebbe dovuto produrre, andarono deluse e Ciro Castaldo si stacca dalla Chiesa in quanto la parrocchia non esprime una comunità autentica, reale, ma una istituzione giuridica, burocratica, religiosa, avulsa dalla realtà quotidiana della gente. Rinunciò spontaneamente, insieme ad altri preti napoletani, all’incarico di insegnante di religione cattolica nella scuola pubblica, per avviarsi a sperimentare un cammino di fede e di evangelizzazione dal basso senza privilegi e al di fuori di ogni compromesso col potere politico
In quegli anni fonda a Torre del Greco il gruppo “Helder Camara” – che prende il nome dal “vescovo delle favelas” che si è votato all’impegno per la liberazione dei poveri ed ha trasferito la sua dimora nei quartieri più poveri e diseredati della sua diocesi – curando la formazione dei giovani in perfetta coerenza con i principi evangelici.
Fonda successivamente a Napoli il gruppo di Via Blanch e più tardi entra a far parte della comunità di base del Cassano. Nel frattempo viene chiamato ad occuparsi della “Segreteria Tecnica” del nascente movimento delle Comunità Cristiane di base, esperienza che porterà avanti per più di 30 anni fino alla morte.